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I tesori d’arte


La chiesa di S. Bassiano, la cui lunga storia si snoda attraverso i secoli, è uno scrigno di opere d’arte. Praticamente ogni secolo ha lasciato testimonianze artistiche in questa parrocchiale a conferma del perdurare dell’importanza che essa ha avuto nella cittadina di Pizzighettone.

La più antica opera d’arte che la chiesa conserva sono tre formelle in marmo, tra le più interessanti sculture del Trecento lombardo e tanto più affascinanti in quanto insolite a vedersi nelle chiese del Cremonese. Le formelle illustrano il racconto evangelico dell’incarnazione di Cristo: l’Annunciazione, la Natività, l’Adorazione dei magi.
 

Numerose sono le opere d’arte del Cinquecento: la Crocifissione di Bernardino Campi, la Decollazione del Battista sempre di scuola campesca, la Natività con S. Rocco della scuola dei Piazza da Lodi.  Un altro piccolo capolavoro dello stesso periodo è un lacerto di affresco raffigurante una Vergine Annunciata.

La pala dell’altare maggiore Madonna e Santi  è opera di uno dei migliori pittori cremonesi del Settecento, Giovan Angelo Borroni.  Non meno degne di nota alcune opere di intaglio del legno e in terracotta, lavorazioni che nel cremonese vantano una lunga e prestigiosa tradizione.

Infine la chiesa vanta un prestigioso Organo Amati costruito da Angelo, l’ultimo appartenente a questa famosa famiglia da annoverare tra le più rappresentative della migliore tradizione organaria italiana. Il grande organo, che conta più di 1600 canne e numerosi registri che ne fanno un vero gioiello dell’arte organaria, ha una sonorità potente, simile ad una vera e propria orchestra.